Obiettivo dell'analisi degli edifici è l'esame della storia di un edificio storico, modificato nella sua struttura e nel suo aspetto originari in seguito a decadimento, misure di ristrutturazione o di risanamento. Tra questi edifici vi sono ad esempio chiese, conventi, castelli e fortezze, abitazioni, magazzini, stalle ed edifici alpestri.
Di regola, le analisi di archeologia edilizia vengono effettuate prima e durante i lavori di ristrutturazione in programma. In tutti i casi l'ampiezza delle analisi è determinata dall'entità dell'intervento edilizio. Le basi principali per l'analisi degli edifici sono date dai piani in scala delle facciate e dei piani. Con la struttura dei locali e le forme di finestre e porte è già possibile acquisire dei primi indizi sulla costruzione originale. Definendo la relativa sequenza delle mura, è infine possibile suddividere l'edificio in singole fasi di costruzione. Tutte le osservazioni e gli interventi vengono documentati con descrizioni, fotografie e piani.
Dopo l'analisi, la datazione dendrocronologica del legno usato per la costruzione permette ad esempio di stabilire l'anno esatto delle fasi di costruzione e ristrutturazione. Queste date costituiscono dei punti temporali che, attraverso fonti storiche scritte e sotto forma di immagini, possono essere collegati a eventi o personaggi storici.